Bene l'anticipo sul Contratto:
ma quando discuteremo il rinnovo?
La buona notizia è che finalmente il Governo si è ricordato dei militari!
La meno buona è che ancora non sono stati ancora chiariti molti aspetti che incideranno sull’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro per il personale non dirigente.
Il Decreto Legge n. 145, ha infatti statuito all’art. 3 un anticipo sul rinnovo contrattuale per il triennio 2022 – 2024 pari a 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale.
Si tratta di somme che dovrebbero essere corrisposte al personale nel mese di dicembre p.v., con modalità diversa dalla tredicesima, che saranno decurtate da quanto risulterà all’atto del rinnovo contrattuale che dovrebbe essere stipulato nel corso del 2024; un anticipo consistente che permette al Governo di affrontare con relativa calma nel corso del prossimo anno la spinosa vicenda del primo rinnovo contrattuale in cui saranno parti sociali i sindacati militari.
E’ bene però che i nostri iscritti e colleghi sappiano che il percorso per arrivare al tavolo della contrattazione sarà ad ostacoli
Vediamo i passaggi certi e quelli ipotetici.
Al 31 gennaio la Funzione Pubblica effettuerà la rilevazione degli iscritti per ogni sigla sindacale ad oggi autorizzata dal Ministro. Solo chi avrà superato la soglia del 2% di iscritti rispetto al personale di Forza Armata otterrà la rappresentatività sindacale.
Sim Marina è vicina al traguardo e siamo certi che sarà ampiamente superato, grazie allo sforzo ed alla collaborazione degli encomiabili dirigenti nazionali e locali.
Dopo tale rilevazione ed i necessari decreti ufficiali il primo passo sarà la una trattativa con il Governo per il riconoscimento dei distacchi sindacali.
I dirigenti sindacali che siederanno al tavolo della contrattazione dovranno essere messi nella condizione di svolgere il proprio delicato compito a favore del personale senza ricorrere al solo tempo libero o alla effimera licenza straordinaria concessa. Non si può pensare di lavorare per la Forza Armata di giorno e discutere il contratto di notte. E nemmeno presentarsi alla Funzione Pubblica su un tavolo prestigioso e decisivo con il timore che la licenza non sia concessa! Si tratta di un diritto basilare quello di disporre del tempo necessario per studiare e approfondire sia internamente al sindacato che con le altre sigle, nonché con la Forza Armata e lo Stato Maggiore della Difesa le proposte e le necessità che debbono essere rappresentate sul tavolo contrattuale.
Si può ipotizzare che questa delicata fase si svolga preliminarmente all’effettivo avvio del tavolo contrattuale, ma anche così probabilmente prima dell’estate non si farà alcun incontro per il rinnovo contrattuale.
Se poi proviamo a ragionare sui tempi economici del Governo, credo che le somme necessarie ad un sostanzioso (3 miliardi lordi per il comparto Difesa sicurezza) intervento, necessario a difendere il potere d’acquisto degli operatori militari, non potranno essere reperite prima dell’autunno 2024.
Senza dimenticare che la questione della previdenza dedicata e della equiparazione della normativa degli straordinari per il personale militare a quella in vigore per le forze di polizia ad ordinamento civile dovranno essere risolte anche prima dell’avvio della futura contrattazione sul rinnovo, in quanto strascichi della precedente concertazione.
SIM Marina vigilerà sull’intero procedimento amministrativo e finanziario per garantire ai colleghi un contratto solido ed innovativo anche in termini normativi di tutela delle famiglie e della professionalità del personale dell’intera Forza Armata, nonché per garantire dignità al personale che soffre e soffrirà dei cambi sede e dei lunghi periodi operativi.
Avremo comunque tempo assieme agli iscritti di discutere sede per sede le necessità e di stabilire la piattaforma delle priorità da portare sul tavolo delle trattative contrattuali.