SIM MARINA continua nel pressing con le Istituzioni per migliorare le condiizoni economiche di chi opera per mare in contesti internazionali.
Dopo la richiesta inviata al Capo di Stato Maggiore della Marina, SIM Marina ha scritto al Ministro della Difesa ed alle Commissioni Difesa per chiedere che il personale a bordo delle Unità impiegate nella operazione ASPIDE sia remunerato con la “missione internazionale”.
L’attività delle nostre Unità viene svolta, come sempre, con la massima concentrazione e professionalità, con turni serrati che prevedono mediamente 4 ore di attività e 4 di riposo, e richieste pressanti (tra l’altro l’operazione è a guida italiana e quindi è intuibile l’aggravio di stress e responsabilità).
In questo contesto, non è di certo appagante svolgere tali operazioni con il semplice Compenso Forfettario di Imbarco (C.F.I.), che SIM Marina ritiene superato, anacronistico e spesso retribuito con notevole ritardo.
Stante la portata internazionale, la grave situazione reale a cui le nostre Unità vanno incontro, l’indifferibile necessità di un trattamento analogo al resto dei militari impiegati nei teatri operativi, abbiamo chiesto per il personale imbarcato sulle Unità navali dislocate per l’operazione ASPIDES sia prevista la corresponsione mediante il c.d. “contingentamento”, unico riconoscimento idoneo, anche moralmente, a compensare l’impiego in missioni del genere connotate da indiscusso alto rischio.
Sim Marina spenderà tutte le proprie energie, per fare in modo che venga riconosciuta questa indennità per tutte le Unità della Marina Militare impiegate in missioni internazionali.