Ieri si sono svolte a Palazzo Vidoni, sede della Funzione Pubblica, serrati incontri tra gli attori del rinnovo contrattuale per giungere alla sospirata conclusione della trattativa.
Tanto è stato fatto, ma per SIM Marina occorre ancora da parte del Governo e dello Stato Maggiore della Difesa un ultimo sforzo.
Bene l’aumento delle voci fisse con l’utilizzo del 92% delle risorse del contratto (mai avvenuto prima e permetterà un aumento netto di 100€ al mese a partire dal Sottocapo di 3 classe) e bene anche le indennità accessorie aumentate (CFG, Soccorritori marittimi, Equipaggi fissi di volo e Rischio per operatori subacquei) e quelle introdotte (Artificieri e Controllore tattico caccia), ma per SIM Marina occorre ancora da parte del Governo e dello Stato Maggiore della Difesa un ulteriore sforzo.
Discorso più ampio merita l’introduzione delle indennità notturne, fortemente voluta e difesa da SIM Marina.
E’ stato un lavoro articolato e di ripetuta mediazione riuscire ad ottenere l’introduzione dell’indennità notturna connessa alla attività operativa che si sommerà anche al Compenso forfettario di impiego. Si tratta di una indennità dedicata – esclusivamente – alla Marina Militare fortemente richiesta dal SIM Marina in un braccio di ferro istituzionale svolto in ogni contesto dove il sindacato ha fatto valere la specificità della FA mettendo in campo tutte le sue capacità di confronto a volte anche aspro. In ragione dell’elevato impegno economico corrispondente a quasi 3 milioni di euro, non è stato possibile raggiungere l’equiparazione al compenso notturno per i servizi di guardia, che comunque sarà appannaggio del personale della Forza Armata sia a terra che a bordo.
A livello normativo saranno introdotte significative novità su licenza solidale (estesa ad altri famigliari), tutela della genitorialità e congedo parentale (estese fino ai 14 anni di età del minore)
Ci delude fortemente il mancato accoglimento della istituzione di un assegno ad personam per le indennità supplementari. Norma di giustizia per chi transita di ruolo e vede diminuire le indennità connesse all’effettiva attività operativa.
Ci ha lasciato perplessi, infine, la norma sullo straordinario, diversa da quella che sta per essere introdotta per le Forze di Polizia militari, e quella sl Fesi, che ben poco ha di contrattazione.
Per lo straordinario la nostra prima richiesta riguarda la divisione dei fondi tra personale dirigente e non dirigente, propedeutico a prossimi stanziamenti dedicati solo al personale del tavolo contrattuale. Su questa proposta abbiamo ottenuto una prima risposta positiva per un tavolo di definizione nei primi mesi del 2025.
Attendiamo di vedere gli impegni “nero su bianco” delle controparti (Governo e SMD) su questi argomenti, oltre che sulla futura equiparazione tra indennità notturne e sull’ assegno ad personam in precedenza citati, prima di sciogliere la riserva e firmare il contratto
Rimarrà sul tavolo, dopo la chiusura del contratto, il tema previdenziale già oggetto di discussione, che dovrà essere portato a compimento con l’introduzione della previdenza dedicata e della previdenza integrativa (per i neo arruolati o per i colleghi con meno di dieci anni di servizio).
Infine i 16 milioni di Euro aggiuntivi a questo contratto, valevoli dal 1 gennaio 2025, assegnati dal Governo dopo le reiterate proteste da parte dei sindacati militari sulla insufficienza delle risorse economiche disponibili per il rinnovo, saranno appostati sul Fesi.
Il prossimo incontro di mercoledì 18 dicembre 2024 prevede l’atto finale del rinnovo contrattuale: la firma delle sigle sindacali favorevoli.