I dirigenti delle associazioni sindacali dei militari: Sim Carabinieri, Usic (Carabinieri), Amus (Areonautica), ASPMI (Esercito), SIM Marina, SAM (Esercito), che si riconoscono nella rete sindacale militare, nella giornata di ieri hanno partecipato al terzo infruttuoso incontro per il rinnovo del contratto dei militari 2022/2024 presso la funzione pubblica.
Al momento non è stata avanzata alcuna concreta proposta e non sara’ fatto in futuro, fino a che non sara’ possibile interloquire con il presidente del consiglio, on. Giorgia meloni.
Abbiamo una indefferibile necessita’ di richiedere alla stessa un concreto ed aggiuntivo impegno economico per il personale del comparto difesa, ottenendo un “patto di legislatura” circa il completo finanziamento della previdenza dedicata e di rappresentare l’esigenza che preliminarmente si possano risolvere questioni di grande importanza sul funzionamento dei sindacati militari.
Ad oggi le risorse stanziate per il contratto 2022/2024 sono insufficienti per far fronte alle necessita’ di adeguamento stipendiale dopo tre anni di inflazione a doppia cifra e non sono minimamente sufficienti per intervenire sulla parte normativa e del trattamento accessorio proprio della specificita’ dei militari, sempre decantata e mai concretata.
La questione previdenziale pare poi dimenticata dall’esecutivo e senza un intervento complessivo a favore dei colleghi anziani e giovani a breve avremo uomini e donne che dopo aver indossato la divisa vivranno una vecchiaia di stenti.
Infine i sindacati militari chiedono di allocare risorse e definire modalita’ per una piena operativita’ sindacale attraverso l’attribuzione di giusti quantitativi di distacchi e permessi oltre alla possibilita’ di creare un sistema di relazioni sindacali attraverso un confronto su un tavolo paritario.
Diversamente gli stessi rischiano di essere rinchiusi in un recinto, senza poter essere determinanti per la crescita del sistema difesa del paese. Le regole che vorrebbe imporre l’amministrazione sono rigide e tendono a limitare la funzionalita’ delle sigle. Accettarlo supinamente significherebbe tradire la fiducia dei nostri iscritti ed il mandato di grande valenza democratica contenuto nella storica sentenza della corte costituzionale n.120 del 2018.
La rete sindacale militare chiede, quindi, un incontro urgente con la presidente meloni, in modo da poter rappresentare senza intermediari le difficolta’ che sta vivendo il popolo in divisa e veder formalmente riconosciuto il ruolo svolto con assoluta lealta’ verso lo stato ed a garanzia dei presidi democratici del paese.
Attendiamo fiduciosi l’incontro, pronti subito dopo a far progredire i lavori contrattuali.