SIM Marina sta seguendo da tempo la problematica delle spese sostenute dai colleghi ai quali è stato chiesto uno o più accertamenti sanitari da svolgere presso le ASL o privatamente, necessari per il conseguimento delle idoneità.
In linea teorica la questione era stata risolta qualche anno fa ma allo stato pratico i colleghi non sono mai stati informati di un loro diritto ed anche qualche medico era all’oscuro delle modalità.
Con comunicazioni formali ed informali, dopo alcuni recenti episodi, SIM Marina ha posto la questione all’attenzione dello Stato Maggiore Marina ed ha ottenuto un primo risultato importantissimo: l’Ispettorato di sanità della Marina ha diramato una circolare (che leggete qui) che mette chiarezza affermando che le spese sostenute dal personale su richiesta del medico debbono essere rimborsate
Permangono però due problemi che SIM Marina sta già affrontando:
- I finanziamenti per i rimborsi sono risicati. E allora ci domandiamo e chiederemo allo SMM un maggiore stanziamento e le regole in caso di mancata copertura finanziaria.
- Non è chiaro se i “consigli” di cui si parla nella circolare, che nascono da dubbi del medico che potrebbe porre il militare in una forma di “sorveglianza sanitaria” debbono avere come conseguenza che il collega produca documentazione sanitaria da portare al medico militare o meno. Nel caso affermativo anche quelle spese sostenute dovranno essere rimborsate al collega.
E’ chiaro che siamo comunque di fronte ad un successo della nostra sigla sindacale che ha valore oltre il fatto in se in quanto dimostra la credibilità e la capacità di comunicazione del SIM Marina e l’aumentata sensibilità in Forza Armata alle tematiche sensibili per il personale.
In concreto SIM Marina oltre a farsi portavoce delle due questioni in sospeso rimane a disposizione dei colleghi per dare consiglio e supporto sulla questione.